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Custodie di derivazione

Spina Group offre una vasta gamma di custodie di derivazione progettate per garantire la massima sicurezza e affidabilità in ambienti industriali, inclusi quelli a rischio di esplosione. Le custodie sono realizzate in materiali ad alta resistenza e sono disponibili in diverse configurazioni, tra cui Ex d, Ex e, Ex de, per soddisfare le specifiche normative ATEX, IECEx e UL.

Tipologie

Accessori

  • Custodie di derivazione in GRP – JBPN

  • Custodie di derivazione in acciaio inossidabile - JBXN

  • Custodie di derivazione in alluminio - JBAL

  • Custodie per unità di controllo serie CCF

  • Custodie per unità di controllo serie GUB

Il nostro catalogo

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PROGETTI

I nostri progetti di successo

Oil&Gas

Coral South Project

Al centro del progetto, Coral Sul FLNG: un impianto galleggiante per la liquefazione del gas naturale. La nave è lunga 432 metri e pesa 200mila tonnellate. Ha inoltre una capacità di liquefazione del gas di 3,4 milioni di tonnellate all’anno e produrrà GNL dai 500 miliardi di metri cubi di gas del giacimento Coral. Questo storico progetto contribuirà ad aumentare la disponibilità di gas sul mercato globale e costituisce un’importante leva per lo sviluppo economico e sociale del Mozambico.

Oil&Gas

AIN TSILA GAS FIELD DEVELOPMENT

Ain Tsila è un giacimento di gas condensato situato nel bacino dell’Illizi, in Algeria, all’interno del permesso Isarene nei Blocchi 228 e 229a. Il giacimento di Ain Tsila vanta riserve pari a 2,1 trilioni di piedi cubi di gas venduto, insieme a 67 milioni di barili di condensato e 108 milioni di barili di gas di petrolio liquefatto (GPL). Scoperto nel 2009 attraverso la perforazione riuscita del pozzo Ain Tsila-1, questo giacimento di gas condensato ha ottenuto un riconoscimento significativo, classificandosi come la nona scoperta più grande a livello globale per quell’anno. Estendendosi su una vasta area di oltre 1.000 chilometri quadrati, Ain Tsila rappresenta un’aggiunta sostanziale al panorama energetico.

Naval

CMA CGM SCRUBBER PROJECT

Il progetto prevede l’installazione di scrubber su navi portacontainer per una capacità totale di 8,09 milioni di TEU. Questa iniziativa mira a conformarsi a un nuovo regolamento applicato dall’Organizzazione marittima internazionale (IMO) dal 1° gennaio 2020, che impone una riduzione dell’85% delle emissioni di zolfo da parte delle compagnie di navigazione. L’obiettivo è mitigare l’impatto ambientale del settore e migliorare la qualità dell’aria. Gli scrubber offrono una soluzione efficace per controllare le emissioni delle grandi navi filtrando i gas di scarico prodotti durante la combustione del carburante, riducendo così l’inquinamento.

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